Let go.

Ventidue settembre.

Una data importante che ogni anno mi dona un po’ di consapevolezza in più. Questo settembre porta una riflessione su chi ha un pezzo (anche minuscolo) del mio cuore in mano e lo usa responsabilmente. Che poi il mio cuore si accontenta anche di stare in tasca, non richiede accortezze particolari, se non una: quella di ricordarsene ad intervalli regolari, mica giorni, anche a settimane alterne può andare. Mesi? OK, anche una volta al mese gli sta bene, sebbene storca un po’ il naso. 

Tutto questo per dire cosa? Che degli affetti, per chiamarli tali, bisogna ricordarsene. La stanchezza, il lavoro, il tempo tiranno non sono mai una buona scusa… se mi interessa passare del tempo con te devo dirtelo, devo trovarlo un minuto, in particolare se me lo fai notare. Il primo SE però è grosso, fondamentale: mi interessa dedicarti del tempo? Lo vali?

Bene, fatevele queste domande mentre usate una di quelle scuse con chi vi ricorda che avete un pezzo del suo cuore in tasca. Avete un’alternativa, sapete? Restituirglielo. Troverà senz’altro un’altra mano pronta ad accoglierlo e farne un uso migliore.

La mia giornata consapevole comincia ascoltando Frou Frou, un duo britannico in cui la dolcissima voce di Imogen Heap mi canta che “It’s my life and I’ve only got one”… empatica Imogen quest’oggi.

Il loro unico album “Details” del 2002 è un bel misto di pop ed elettronica, carico di suoni interessanti per essere di 14 anni fa. Pezzo preferito non pervenuto, nel senso che ascolto volentieri tutto il disco ed è raro per una come me, che va in fissa su un brano con la stessa repentinità con cui si stufa. Imogen Heap è certamente una delle mie voci femminili preferite insieme a Tracey Thorn (Everything but the girl), Roisin Murphy (un tempo Moloko) e Fiona Apple.

Purtroppo i Frou Frou non hanno avuto molto successo, peccato perché all’epoca erano “diversi” ma il diverso alla media non piace, storia già vista. Merita una nota l’inserimento del brano “Let go” nella colonna sonora di “La mia vita a Garden State”, film con Zach Braff (Scrubs) che consiglio agli ultimi romantici come me. 

E da romantica ora faccio una promessa: dato che non voglio restituire niente a nessuno, prometto a quei 4 amici che continuano a darmi tanta fiducia che ogni tanto manderò a cagare il lavoro, la stanchezza e il tempo che mi rema contro.

Love you all. Quasi.

Enza

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